torta rose

Torta di Rose salata, la ricetta per non sprecare

Un impasto semplice, poco lavoro e solo il tempo della lievitazione per preparare la Torta Rose salata.

La torta Rose salata è una coreografica realizzazione, ottima come antipasto, ma anche come piatto di rinforzo, che si può, anzi, si deve farcire secondo il gusto personale e secondo quello che è a disposizione in casa: un’ottima opportunità per non sprecare gli avanzi, e valorizzarli.

Questa è la torta Rose salata di Primo non Sprecare

Tempo di preparazione 30 minuti – Tempo di lievitazione 2 ore – Tempo di cottura 30-40 minuti – Difficoltà media



Torta di rose salata, gli ingredienti per 12 “rose”:

  • 1 teglia rotonda da 28 cm. di diametro
  • 350 grammi di farina
  • 150 ml di latte + un po
  • 1/2 cubetto di lievito di birra
  • 3 cucchiai d’olio evo
  • 3 tuorli d’uovo
  • 1 cucchiaino raso di sale fino
  • Burro e pane grattugiato per la teglia

Ripieno (suggerimenti)

  • Prosciutto cotto e mozzarella
  • Gorgonzola e noci
  • Spinaci, gorgonzola e noci
  • Verdure avanzate e saltate in padella
  • Formaggi e/o salumi misti

Torta Rose salata, procedimento:

  1. Mettete tutti gli ingredienti della pasta nella ciotola dell’impastatrice, facendo solo attenzione a disperdere il sale nella farina per non limitare la forza del lievito. In questo modo e con queste quantità si ottiene in pochi minuti una pasta morbida e asciutta.
  2. Se impastate a mano, ci vorrà qualche minuto in più, ma il risultato è lo stesso. Con l’aggiunta un altro po’ di latte, ammorbidite leggermente l’impasto, che deve restare facilmente manipolabile, solo leggermente appiccicoso: in questo modo la torta sarà friabile e morbidissima.
  3. Stendete la pasta sul piano infarinato fino allo spessore 3-4 millimetri, dandole la forma di un rettangolo; distribuite la farcitura lasciando libero uno spazio di un paio di centimetri sul lato più lungo, arrotolate delicatamente, infine tagliate il rotolo ottenuto in porzioni di circa cinque centimetri l’una.
  4. Preparate la teglia con un pochino di burro e una spolverata di pangrattato.
  5. Disponete le “rose” nella teglia, un po’ distanziate (perché poi, lievitando, aumentano di volume), prima intorno, infine nello spazio centrale
  6. Ponete a lievitare per un paio d’ore abbondanti, finché la pasta non si presenterà bella gonfia e leggera.
  7. Preparate il forno caldo a 200° e fate cuocere per circa mezz’ora, quindi controllate la cottura pungendo con il solito stecchino, e verificando che la superficie sia bella dorata.

È buonissima calda, ma è ottima anche fredda, e perfetta da trasportare.

IL CONSIGLIO IN PIU’

Se volete preparare le rose con due o tre farciture diverse (cosa che, vi assicuro, è un’ottima idea), dovrete naturalmente dividere l’impasto in tante parti quanto sono gli ingredienti della farcia, e poi procedere come descritto, alternando i sapori.

Le farciture si possono rendere ancora più appetitose con l’aggiunta di qualche seme saporito, come sesamo, girasole, zucca, oppure frutta a guscio tritata grossolanamente. L’importante è mantenere l’equilibrio dei sapori e della consistenza, magari alternando una rosa più morbida con una più croccante, una piccante e una dolce …

CONSERVAZIONE E RECUPERO

La torta Rose salata si conserva per due giorni, in frigorifero e ben chiusa in un sacchetto di plastica







27 pensieri su “Torta di Rose salata, la ricetta per non sprecare”

  1. Ciao Paola,
    Che bella ricetta? Una curiosità: nella parte con gorgonzola e noci la pasta ha assunto il sapore delle noci o prevale il sapore del gorgonzola? Complimenti!
    Max

    1. Il gorgonzola è più intenso, non ho esagerato con le noci, che se troppe avrebbero asciugato il composto. Ma il bello di queste preparazioni è il poterle modulare a piacere.

    2. Mi viene in mente a scoppio ritardato che un professionista probabilmente inorridisce a leggere che una ricetta può essere modificata a piacere 😉

  2. io quella dolce non la posso sopportare, perché la fa sempre un’amica dei miei suoceri (e la fa asciuttissima) e oramai solo a vederla mi viene male…
    però questa versione salata mi ispira non poco!

  3. Ci stavo proprio facendo un pensierino. Non perchè abbia molti avanzi di formaggi e salumi ma per togliermi di torno questo pacchetto di lievito madre.
    Sabato l’ho fatta dolce, ma il risultato non mi ha convinto nemmeno stavolta 🙁

      1. No. Se la lievitazione è lunga per me prende l’odore che aveva la colla che si faceva da bambini (in effetti era farina ed acqua), e quel tanfetto lo sento sempre. Qui da noi il lievito madre non usa, per panificare si fanno le bighe o il fondo. Sarà perchè non sono abituata. In effetti non mi piace nemmeno troppo il pane meridionale. Ho trovato una ricetta per fare la torta di rose con la biga, proverò quella non appena ho smaltito il “bimbo”.

        1. Non conosco il fondo, ma mi risulta che la biga abbia un lunghissimo tempo di lievitazione. Proverò comunque a usarla. Grazie

          1. Anche il lievito madre è lunghissimo da preparare se parti da acqua e farina. Io oggi preparo la tua torta. Credo che formaggio e salumi mitigheranno quell’odorino che mi sembra di sentire 🙂

          2. Grazie. Vai di gorgonzola allora ;). Vero che ci vogliono 15 giorni a farsi il lievito madre, ma io ho sempre trovato chi ne omaggia, cresce così tanto

  4. Se volessi usare la pasta madre al posto del lievito di birra , quanta devo metterne.?
    Maria

    1. Ottima domanda, grazie. Io di solito calcolo il 20% circa del peso della farina, quantità già rinfrescata

  5. un alternativa alla classica torta salata della domenica pomeriggio
    non conoscevo l’uso del “sorso” come unità di misura

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