torta di pane raffermo

Torta di pane raffermo, la ricetta ispirata a Davide Oldani

(oggi non sprechiamo … il pane raffermo)


Lo chef Davide Oldani, secondo me uno dei più bravi, e anche più simpatici, tra i grandi stellati, propone anche lui ricette antispreco. Questa, come lui stesso racconta, è una torta che si prepara tradizionalmente nella sua famiglia (buon sangue non mente …)

Io ho provato a replicare, con qualche piccola variazione, la sua squisita ricetta per la Torta di pane raffermo

Non spaventatevi, è una torta davvero semplice da preparare, ma con quel tocco pin più che solo i grandi professionisti sanno aggiungere. Le mie variazioni sono state dettate solo dal gusto personale, o da piccole strategie per semplificare.

La torta di pane raffermo è perfetta anche per i bambini, ed è un piatto vegetariano

Questa è la Torta di pane raffermo di Primo non Sprecare

Tempo di preparazione 10 minuti + il tempo di ammollo del pane – Tempo di cottura 40 – 45 minuti – Difficoltà bassa

Gli ingredienti per sei persone:

  • 160 grammi di pane raffermo, anche di qualità differenti
  • Mezzo litro di latte circa
  • 20 grammi di cacao amaro
  • 65 grammi zucchero
  • 40 grammi di farina 00
  • 35 grammi di cioccolato extra fondente tagliato a piccole scaglie
  • 5 noci tritate grossolanamente
  • 1 manciata di nocciole tritate grossolanamente
  • 1 uovo
  • 1 mela
  • 1 cucchiaio di pinoli

Torta di pane raffermo, procedimento

  1. Mettete il pane in una ciotola e copritelo con il latte fino a metà altezza. Il pane deve solo ammorbidirsi, non disfarsi, quindi ogni qualche minuto muovetelo, spostatelo da sotto in su e viceversa, così che tutto si impregni senza, ripeto, disfarsi
  2. Scolate un po’ il pane e trasferitelo nel frullatore o nel mixer o, se avete pazienza, schiacciatelo con la forchetta, di modo da omogeneizzarlo. Non buttate l’eventuale latte avanzato
  3. Aggiungete man mano tutti gli altri ingredienti, escluso la mela e i pinoli che serviranno per la decorazione
  4. Mescolate o frullate bene tutto insieme: dovete ottenere una consistenza cremosa. Se l’impasto vi sembra troppo asciutto, aiutatevi con un pochino del latte avanzato di cui sopra
  5. Accendete il forno a 180°
  6. Ungete leggermente una bella tortiera (io uso olio di semi di mais), o foderatela con un foglio di cartaforno bagnata e ben strizzata
  7. Versate l’impasto nella tortiera e livellate la superficie
  8. Lavate la mela, tagliatela a quarti, poi a fettine, e disponetele sulla superficie della torta creando un disegno circolare
  9. Terminate con una spolverata di pinoli, e infornate

La torta è pronta quando, alla prova stecchino, si presenterà con l’interno asciutto.

Sfornate la torta di pane raffermo e servitela tiepida o a temperatura ambiente

Data la sua consistenza un po’ da budino (non ha lievito), più che tagliarla a spicchi, come di solito si fa con le torte, la taglio in cubotti: mi sembra più pratico

IL CONSIGLIO IN PIU’

Ho pensato di proporre questa torta subito dopo le feste di Pasqua perchè, anche se è ormai una festa che si festeggia fuori casa, c’è chi ancora ama riunire famiglia e amici e cucinare per loro, e quando si acquista il pane è difficile calcolare la quantità giusta, così che facilmente avanza

In questa torta potete variare un po’ la frutta secca, approfittando così di consumare eventuali esuberi. Non variate, invece, le proporzioni tra pane, latte, cacao e cioccolato, zucchero, farina e uovo, che sono perfettamente equilibrati

CONSERVAZIONE E RECUPERO

La torta di pane raffermo si conserva molto bene anche per tre o quattro giorni, fuori dal frigorifero. Non è una torta troppo dolce, quindi si presta a essere consumata, oltre che a fine pasto, a colazione o a merenda.

La bella grafica dell’insegna del ristorante di Davide Oldani

44 pensieri su “Torta di pane raffermo, la ricetta ispirata a Davide Oldani”

    1. Grazie a te. Non avanzarne sarebbe l’ideale, ma visto che, secondo le statistiche, è il cibo più sprecato dopo verdura e frutta … non si sa mai 🙂

  1. Cara Paola dovrò cominciare per qualche giorno a mettere da parte il pane per questa tua squisitezza! A me il pane non avanza praticamente mai perché compro il pane sciapo e quando è il giorno dopo lo metto in forno o nel tostapane. Una bruschetta è sempre molto gradita! Buona domenica Paola con un abbraccio🦋💙

    1. Cara Shera, l’importante è non sprecarlo! La torta è molto buona, ma richiede lavoro e altri ingredienti, anche io compero (o faccio, quando riesco) pane che resta buono per più di un giorno, e lo consumiamo tutti. Un abbraccio forte a te

  2. Una volta era anti riciclo oggi con quello che costano tutti gli ingredienti…..

  3. Deliziosa, io la preparo anche con gli avanzi di cereali bolliti, è una ricetta che permette di non sprecare, ma è anche una delle torte più golose che io conosca 🙂

  4. Bella idea.
    Io pure evito di sprecare e qui al Sud ci son vari modi per utilizzare il pane vecchiotto.
    Notte

  5. Anche io sono una grande fan delle torte di pane che permettono di utilizzare tanti piccoli avanzi della dispensa senza uscire di casa. Questa è davvero facilissima. Grazie!

        1. Come? Mi crolla un mito … credevo che pensasse a tutto il cuoco Gigi e tu aspettassi comodamente seduta a tavola che ti venisse tutto offerto e servito?

          1. Ah ah ah… un po’ è così! Lui fa la spesa, cucina e apparecchia. Io faccio i lavori di sguattera: pulisco, lavo i piatti etc. Poi faccio le foto ai suoi manicaretti. Ogni tanto mi permette di mettere mani ai fornelli, ma solo per torte di pane e frittate 😀

  6. Le personalizzazioni sono sempre gradite: è così che nascono poi i “classici”. Vuoi proprio farmi invidia con l’insegna vero? Io l’ho solo visto ed ascoltato a Identità Golose, peccato che non ci vada più sennò era una bella occasione per vederci nel “nostro habitat” 😉 Questo dolce mi ricorda un po’ la Paciarela, sempre Lombarda anche se la tua è “contaminata” 😛 Un abbraccio.

    1. Le personalizzazione sono la norma, secondo me. Ogni piatto che cucino lo aggiusto perchè a uno non piace una cosa, a uno gli fa male quell’altra … e sarà un po’ così in tutte le case credo. Io ogni tanto ci vado da D’O, è molto bravo

      1. mi sa che lo chef stellato l’ha trovata da qualche parte in rete e l’ha modificato solo un po’ 🙂 A me la ricetta la dette un’amica pisana che la faceva davvero squisita 🙂

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