polpette di sedano

Polpette di sedano, il piatto che arriva dal Medioevo

Devo ringraziare la mia amica Anna, che vive a Prato, se ho conosciuto, e poi imparato a cucinare, le polpette di sedano

(oggi non sprechiamo … le foglie e le coste più fibrose del sedano)

Io non le avevo mai sentite nemmeno nominare, e invece ho scoperto che, nella zona della cittadina toscana e del Mugello, sono molto note, diffuse e apprezzate.

Ancora una volta siamo davanti un bell’esempio di come chi è venuto prima di noi abbia saputo ingegnarsi in cucina per sfruttare tutto quello che c’era a disposizione e non sprecare niente!

Il sedano è un ortaggio che ha bisogno di molta acqua per crescere, acqua che abbonda nella zona di Prato e dell’alta Toscana (e speriamo continui così!)

Tanto sedano, e così rigoglioso, andava ben utilizzato. Non sia mai che, quando l’alimentazione si basava solo sulla produzione locale e di stagione, ovvero fino a non moltissimi anni fa, si dovesse buttare qualcosa. Ed ecco quindi il sedano entrare in cucina, non solo per insaporire i soffritti e i brodi, ma proprio come protagonista, per non sprecare.

Ho assaggiato queste polpette per la prima volta al ristorante, e poi non vedevo l’ora di prepararle a casa. Anna mi ha fornito la ricetta, ed ecco qui.

Queste sono le polpette di sedano di Primo non Sprecare

Tempo di preparazione 20 minuti – Tempo di cottura complessivo 30 minuti – Difficoltà bassa

Ingredienti per una decina di polpette di sedano (2 – 3 persone):

  • 1 sedano intero
  • 1 uovo
  • 4 cucchiai di Parmigiano grattugiato
  • 2 cucchiai di pangrattato
  • 1 spicchio d’aglio tritato finemente, se gradito
  • Noce moscata
  • Sale, pepe
  • Olio di oliva

Polpette al sedano, la ricetta

  1. Dividete le coste del sedano scartando solo la base, lavatene bene tutte le parti ed eliminate al meglio possibile solo i filamenti più fibrosi delle coste esterne
  2. Fate lessare tutto a vapore o con poca acqua, finchè anche le coste più grandi risulteranno tenere (ma sono sufficienti pochi minuti)
  3. Scolate il sedano, raffreddatelo un po’ sotto l’acqua fredda, strizzatelo meglio possibile e tritatelo nel frullatore
  4. Trasferite il sedano in una ciotola (se ci fosse ancora acqua, cercate di strizzarlo meglio) e unite gli altri ingredienti: l’uovo, il formaggio grattugiato, il pangrattato, lo spicchio d’aglio, se vi piace: dovete ottenere una crema soda e maneggiabile quindi, nel caso risultasse troppo morbida, aumentate un po’ il formaggio o il pangrattato
  5. Infine, regolate di sale, di pepe e profumate con la noce moscata
  6. Ora preparate le polpette: le mie non erano piccolissime, se siete pazienti potete farle grandi come una noce, sicuramente più belle
  7. Scaldate qualche giro d’olio in una padella e cuocete le polpette su entrambi i lati, girandole delicatamente e senza farle bruciare
  8. Scolatele su carta da cucina

Servite le polpette di sedano ben calde, eventualmente accompagnate da una leggera salsa al pomodoro

IL CONSIGLIO IN PIÙ

Le polpette di sedano sono una preparazione vegetariana, ma si prestano per essere arricchite con formaggio a pezzettini oppure, per gli onnivori, con carne o affettati tritati. Anche questi ingredienti possono arrivare da avanzi da altre preparazioni

CONSERVAZIONE E RECUPERO

Le polpette di sedano si conservano per due o tre giorni in frigorifero, ma io consiglio di prepararne la quantità giusta perché, come tutti i fritti, sono molto più buone se gustate appena cucinate.

Trovate questa mia ricetta anche sul sito Non Sprecare

Prato, gioiello toscano

2 pensieri su “Polpette di sedano, il piatto che arriva dal Medioevo”

    1. Ciao Stefan! Non so se gli piacerebbe, il sapore del sedano si sente molto. Confesso che non lo avevo mai sentito nemmeno io, è una specialità molto locale

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