gratin dauphinois

Gratin dauphinois

Il gratin dauphinois è un vero classico della cucina francese

Chi mi conosce sa che amo la Francia e la frequento ogni volta che posso. Nell’ultima vacanza ho assaggiato questo piatto, l’ho ripetuto a casa con molta soddisfazione, ed eccolo qui.
Ingredienti per quattro persone:

  • 1 Kg. circa di patate di qualità
  • 1 litro scarso di latte intero
  • ¼ di panna
  • 1 spicchio d’aglio
  • burro
  • Sale, pepe, noce moscata

Tempo di preparazione: 20 minuti
Tempo di cottura: 2 ore e mezzo

Ho pelato le patate (mi raccomando, che siano buone e sode, ancora se ne trovano), le ho lavate sotto l’acqua corrente, e con pazienza le ho affettate a fettine di circa 2 – 3 mm. di spessore. Se avete la mandolina, siete avvantaggiati.

Le patate NON vanno assolutamente messe a bagno, in quanto l’amido che contengono è importante per la riuscita di questa ricetta.

Con lo spicchio d’aglio, ho sfregato energicamente il fondo di una teglia rettangolare, quindi l’ho imburrata generosamente.

Ho fatto un primo strato di fettine di patata, sistemandole una accanto all’altra, leggermente sovrapposte, quindi ho condito lo strato con sale, pepe, noce moscata, latte e un po’ di panna.

Ho continuato strato per strato, fino a esaurimento delle patate, e ho concluso con la panna.

Il gratin dauphinois originale non vuole nessun formaggio

Ho messo il tegame nel forno impostato a 150 gradi, e l’ho dimenticato per un’ora buona. Dopodichè ho controllato e monitorato che la superficie si colorisse adeguatamente, senza bruciare. Confesso che verso la fine, dopo aver verificato che le patate fossero ben cotte, ho accelerato un po’ la gratinatura alzando la temperatura del forno a 170°.


Il gratin dauphinois va servito ben caldo, ma non bollente.

La cottura lunga e autonoma a bassa temperatura è molto comoda, nel frattempo si può fare altro.


Parigi già illuminata per le feste, sullo sfondo spunta la Tour


27 pensieri su “Gratin dauphinois”

  1. Anche io ho un debole per le ricette francesi e mi autocongratulo hehehe quando posso dire ‘ah sì, senza formaggio, come è elegantemente francese’… Da fare anche en cocotte individuali…?

  2. Mi piace che hai preparato la versione originale senza formaggio (ma con tanta pazienza). In Francia di solito c’è molto più aglio, ma io lo preferisco così.

    1. Ho voluto fare la ricetta originale francese dove il formaggio è assolutamente vietato, ma sono certa che il tuo sia un ottimo suggerimento

  3. Lo conosco lo preparavo tantissimi anni fa non sapevo fosse francese, lo trovo perfetto come secondo piatto magari arricchito, come contorno adesso è diventato un pò pesante almeno per noi.

    1. Hai detto giusto. Se si usano solo patate è indispensabile mettere la panna perchè abbiano la giusta consistenza e sapore, ma ormai non siamo più abituati a piatti così carichi. Meglio una farcitura diversa, così è meno monotono, se ne può mangiare di più e si risolve il secondo

  4. Buonoooo! Come piatto unico accompagnato da una bella insalata aggiungi un po di formaggio ( i francesi ci mettono anche dadini di pancetta ! )
    Ciao .

  5. Buonissime. Conosco la ricetta da molti anni. La faceva mia nonna e, non so perché, lei la chiamava “patate Anna”. Quando trovai il piatto in Francia, ne scoprii il vero nome.
    Ciao, buona giornata.

  6. Servito come contorno è un po’ impegnativo. Mi piace l’idea di arricchirlo con formaggi o magari affettati. Che bella la foto di Parigi!

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