acciughe al rosmarino

Acciughe al rosmarino


Io adoro le acciughe. L’ho già detto mille volte, lo dico ancora: saranno forse pesci umili, ma hanno una polpa delicata, ricca di tutto il sapore del mare; in estate costano poco e si possono cucinare in mille modi diversi; fanno benissimo perché contengono i famosi acidi grassi polinsaturi, meglio noti come Omega-3, oltre ad essere ricche di calcio, ferro e altri preziosi minerali.
Purtroppo non tutti condividono questa mia passione, ma ho notato che molte delle obiezioni sollevate sono frutto di fantasie e preconcetti. Qualche esempio?

  • Le acciughe hanno un sapore forte, intenso, di “pesce”. Falso! La polpa dell’acciuga fresca è delicatissima
  • Le acciughe sono piene di spine. Falso! Oltre alla lisca centrale, facilmente rimovibile, le acciughe hanno, sì, delle spinette, ma sono talmente sottili e morbide che non si avvertono nemmeno
  • Le acciughe, come tutto il pesce, hanno bisogno di lunga cottura. Falso! Falsissimo! La delicatezza del pesce, tutto il pesce, lo rende così sensibile al calore che cuoce anche lontano dal fuoco. Prolungare la cottura significa solo renderlo asciutto e duro.

Provate queste semplici, ma gustosissime, alici al rosmarino


Ingredienti per quattro persone:

  • 600 grammi di acciughe fresche (meglio quelle del mare Tirreno, dove la salinità è perfetta per dar loro il giusto sapore)
  • 2 rametti di rosmarino fresco
  • 2 spicchi d’aglio
  • 6 cucchiai di olio evo

Tempo di preparazione: 20 minuti


Tempo di cottura: 4 – 5 minuti


Il mio pescivendolo mi prepara le acciughe eviscerate, così spero anche il vostro. Io ho eliminato la lisca centrale, che si stacca molto facilmente, e alla fine le ho sciacquate molto rapidamente sotto l’acqua fredda corrente.
Ho acceso il forno a 180°.


Ho tritato finemente il rosmarino con l’aglio privato dell’anima.
Ho adagiato le acciughe in un solo strato sulla leccarda del forno, le ho cosparse con il trito e con l’olio, quindi le ho messe in forno.


Sono pronte in pochi minuti. Come si vede bene nella foto, sono morbide, umide ma perfettamente cotte.


Sono ottime calde, ma buone anche tiepide: si possono preparare comodamente con qualche minuto di anticipo.


Vino: Vernaccia di San Gimignano



 
 
 

32 pensieri su “Acciughe al rosmarino”

  1. Pingback: Acciughe agli agrumi (reloaded) | Primo, non sprecare

  2. Is this eggplant? I was looking at this and salivating.
    It looks delectable! Yum!!!
    How I wish that it comes in English version 🙁
    Namaste!
    LIVE ❤ LAUGH … BELLE PAPILLON

    1. It’s fish: anchovies. Do you like? I promise to find a way for a quick and easy translation.Thank you 🙂

  3. Le acciughe, le alici e le sarde. Sono pesci poco costosi, di facile cottura, saporiti e ricchi di sostanze nutrienti eccezionali come gli Omega-3. Inoltre non contengono metalli pesanti (come il loro lontano parente tonno) e per la loro facile reperibilità la loro pesca ha un bassissimo impatto ambientale.
    Che bello leggere questo post. Fa escalamare: W le acciughe!

    1. Grazie per aver aggiunto ulteriori preziose informazioni. Sappi che io, tra un’aragosta e un piatto di acciughe, non ho dubbi, scelgo le seconde 🙂

  4. Ciao Paola, mi piaciono tutti i pesci. Le acciughe fresche non ci sono sempre e dovrei sempre pulirle io perché il pescivendolo dice che sarebbero troppo care se facesse lui. Hai perfettamente ragione: il pesce si deve cuocere solo per pochi minuti. Mi piace la tua ricetta con aglio e rosmarino nel forno.

    1. Grazie Stefan. La prossima volta che vieni in Italia, lascia perdere Milano, vai a mangiare il pesce al mare 🙂

  5. A me le aciughe piaccino ma non le preparo mai per noti motivi. Sono sicura che in certi posti costino poco, a Correggio no di certo. Credo che non sia un caso se l’unica vera pescheria è stata aperta dove prima c’era un’oreficeria! Mi toccherà darmi da fare a togliere le lische.

    1. ah ah carino il cambio di bottega, la dice lunga. Il pesce pescato è soggetto come poche altre cose alla legge della domanda e dell’offerta, il giorno che ho comprato le acciughe a sei euro al chilo, il mio pescivendolo aveva, tra l’altro, i gamberi rossi di Santa Margherita a 70 euro al chilo, e non sono leggeri. Se il pesce in casa non piace, è dura, bisogna fare un’opera di convincimento stroncante.

      1. Col convincimento ormai mi hanno stroncata del tutto. Ogni tanto ritento con le cose meno impegnative. A sei euro al chilo a Correggio ci compri solo il pane comune.

        1. Infatti, come a Milano. Al mare è diverso (anche perchè la maggior parte delle persone “ne capisce”)

          1. Si, ci sono stata sei giorni. Mi piacerebbe fare quelle vacanze anni 60, quando le famiglie bene si facevano due mesi. Vabbè che io non sono di famiglia bene 🙁

          2. Beh ma anche una settimana può bastare. Io al mare mangio solo pesce. Però devi andare in appartamento per potertelo preparare. Chi fa più due mesi di vacanza?

          3. Al giorno d’oggi solo i pensionati con l’appartamento al mare. Quando ero bambina c’erano delle mie compagne di scuola che ne facevano anche tre.
            Siamo stati in appartamento, ma gli amici non amano la cucina casalinga 🙁

  6. Ciao Paola, un pensiero costante, oggi <3 L'ho già palesato, non amo, purtroppo le acciughe, sob! Mi piacciono solo marinate al limone ma voglio darmi un'altra possibilità, farle così, ecco, ci proverò anche se siamo "nello scandalo" con la chiusura della pescheria di trieste per scarse condizioni igieniche: CHE VERGOGNA!!!!

    1. Grazie! E’ stata una bella, calda giornata :). Ho la supponenza di dire che mi piacerebbe provare a farti cambiare idea … ma dovrei bendarti 😀

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