pasta con mortadella e granella di pistacchio

Pasta con mortadella e granella di pistacchio


Questa squisita pasta con mortadella e granella di pistacchio esalta la fragranza della frutta secca


Ingredienti per quattro persone:

  • 320 grammi di pasta corta
  • 80 grammi di mortadella di qualità
  • 4 cucchiai di granella di pistacchi (già, io ho trovato anche quella, bell’e pronta)
  • 1 piccolo scalogno
  • 4 cucchiai di olio evo + un giro

Tempo di preparazione e cottura: lo stesso necessario per la pasta


Mentre si scaldava l’acqua nella pentola, in un tegame di coccio ho rosolato nell’olio lo scalogno tritato finemente. Ne ho scelto uno molto piccolo perché volevo che desse sapore senza prevaricare le altre fragranze.

Ho aggiunto la mortadella tagliata a quadretti, l’ho lasciata ben scaldare, ammorbidirsi, sciogliere un po’ la parte grassa. Infine, ho aggiunto la granella di pistacchio senza farla cuocere, appena il tempo di scaldarla.

Ho scolato la pasta e l’ho versata direttamente nel condimento, facendola insaporire, e ho terminato con un giro di olio a crudo.

Per il mio gusto non va aggiunto né parmigiano né, come è molto diffuso in Sicilia, il pangrattato abbrustolito, ma i gusti son gusti


I pistacchi fanno parte dei “superalimenti” che, secondo le ricerche più attuali e accreditate, sono dotati delle maggiori virtù protettive per la nostra salute.


Vino: Catarratto


Vi lascio l’immagine di un tramonto siciliano

tramonto-favignana



 

25 pensieri su “Pasta con mortadella e granella di pistacchio”

  1. Oh, hai messo insieme dei sapori che adoro, mi è venuta fame 🙂
    Io la granella di pistacchio non l’ho mai vista in giro nei negozi, ci farò caso!
    Ciao Paola!

  2. Credo di avere un’altra “sorella virtuale”: come te io SOLO mortadella al pistacchio, quella che sta diventando difficile trovare come iddiocomanda. Tagliata finissima, a volte messa in una “mantovana” (formato di pane a Trieste) con un peperone sottaceto, anch’esso quasi introvabile, era la merenda a scuola, durante una gita in montagna.
    A Trieste, almeno un tempo, nelle osterie era consuetudine trovare le mortadellone giganti, le tagliavano a grossi cubetti che spruzzavano col limone.
    Io adopero la mortadella “semplice” per il polpettone e le polpette, me l’aveva insegnato la mamma di un mio moroso 🙂

    1. Come dicevo con Simona, la mortadella buona-veramente-buona è davvero una prelibatezza. Poi ci sono quelle correnti, un po’ più anonime. Anche a me piace molto quella al pistacchio, difficile da trovare

  3. la ricetta mi ispira :-)…e il vino lo conosco e devo dire che è ottimo 🙂 Grazie delle idee… e buonanotte

  4. Noi siamo cresciuti con questa convinzione che la mortadella fosse una roba da poveretti.
    Adesso, in realtà, quella buona costa come il crudo di Parma.
    A me piace molto, ma spesso succede che ne mangio fino a stonarmi.
    Ottima la pasta. La quantità e predefinita!

    1. Bisogna riconoscere che c’è un abisso tra una mortadella buona e una mortadella così così. Preferisco mangiarne meno e pagarla come il crudo.

  5. Questa la passo a mia madre che ha una gran passione per la mortadella e quest’estate mi ha fatto girare 40 negozi per trovare la mortadella perfetta per i tortellini!

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