pasta con le sarde

Pasta con le sarde

La pasta con le sarde è un super classico della cucina siciliana, e un super classico dell’estate.

Grazie alla globalizzazione (pro e contro, lo so), ora si trova il finocchietto selvatico, ingrediente fondamentale, anche al di fuori della Sicilia.
Non solo, le sarde sono ora nel loro massimo splendore, gustose e non care.
Mettetene un po’ di più, e avrete un piatto unico, completo, ricco, dal sapore pieno.


Gli ingredienti per quattro persone:

  • 320 grammi di spaghetti o bucatini
  • 300 grammi di sarde fresche
  • 4 filetti di acciughe sotto sale
  • 1 mazzetto di finocchietto selvatico
  • 1 cucchiaio di pinoli
  • 2 cucchiai di uvetta
  • 1 piccola cipolla
  • 1 bustina di zafferano
  • 3 cucchiai di olio evo
  • Sale (poco, che le sarde sono saporite)

Tempo di preparazione: 10 minuti, oltre quello per pulire le sarde
Tempo di cottura: 15 – 20 minuti

Va da sé che il primo passaggio consiste nel pulire le sarde, a meno che non lo abbia già fatto il vostro pescivendolo.
Se sono intere, munitevi di un paio di guanti monouso, quindi incidete le sarde nella pancia, eliminate le interiora, la lisca centrale e staccate la testa. Dovranno appiattirsi.
Quando le avrete pulite tutte, lavatele molto rapidamente sotto l’acqua corrente, per eliminare residui e spinette, e fatele scolare bene sulla carta da cucina.


Sciacquate i filetti di acciuga salata.
Mettete su l’acqua della pasta salata e, quando bolle, immergete il finocchietto pulito, e lasciatelo bollire qualche minuto, quindi scolatelo e, ovviamente conservate l’acqua.


Intanto tritate la cipolla, fatela rosolare nell’olio con un goccino d’acqua, usando un tegame grande che possa poi contenere anche la pasta.
Appena sarà trasparente aggiungete lo zafferano e fatelo sciogliere bene, poi l’uvetta, i pinoli e i filetti di acciughe salate. Fate cuocere tutto qualche minuto, finchè l’acciuga non si sarà disfatta.
Unite le sarde e un po’ di finocchietto tritato, e portate a cottura mescolando meno possibile


Dopo due o tre minuti il condimento è pronto. Come tutti i pesci piccoli, le sarde sono delicate e una cottura troppo lunga non potrebbe che danneggiarle, privandole del sapore e rendendole asciutte.


Non abbiate timore che restino crude, anzi: devono ancora affrontare il contatto con la pasta bollente.
Pasta che nel frattempo avrete fatto cuocere nell’acqua aromatizzata, scolata (non troppo) e ripassata in padella.


Penso sia uno dei piatti con la più evocativa armonia di sapore: mare, Mediterraneo, un po’ d’Oriente.


Vino: Erice bianco

Visto che siamo in Sicilia, vi lascio una bella immagine di un’alba a Favignana, due estati fa. In primo piano, il finocchietto selvatico.


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25 pensieri su “Pasta con le sarde”

  1. Una delle mie paste preferite in assoluto! Ogni volta che torno a casa mamma (o meglio papà) me la prepara! Piatto di poco costo ma di grande gusto; noi non usiamo il finocchietto anche se lo troviamo in grande quantità selvatico! E neanche i pinoli e l’uvetta! La proverò così!

  2. Come faccio io. Da noi quasi mai si trova il finocchietto e devo usare l’aneto. Pulire le squame delle sarde e molto fastidioso. Oggi faccio le sarde anch’io (affumicato col rosmarino), ma spero che il pescivendolo abbia quelle già pulite.

  3. Non sono un amante del pesce, ma questa ricetta è interessante.
    Parlando di sarde mi hai fatto venire in mente un piatto famoso della cucina veneziana: le sarde in saore. Conosci?

  4. l’ ultima volta che ho comprato le sarde ho capito che non sono alici cresciutelle, ma pescioloni pieni di spine, non le so spinare, alla fine il gatto ha goduto e noi abbiamo mangiato i residui del frigo. Il limone lo hai messo ? prova la pasta al limone, stasera nella dieta ho gazpacho, e gamberi con una salsina al limone.

  5. Già detto che la trovo perfetta, questa è quella palermitana a Trapani generalmente si fa aggiungendo poca salsa e se si ha tempo si mette un po’ in forno.

    1. Vedi, mica varianti da poco. Io l’ho mangiata durante una vacanza in Sicilia davvero tanti anni fa, le altre due volte (sole!) che sono tornate non è capitato

      1. Sono tutte e due ottime, molto simile alla tua l’ho mangiata qualche giorno fa a Palermo a casa di una mia consuocera, era soltanto un pò più verde e c’era la mollica messa a tavola per chi voleva, io di solito faccio la versione rossa e la mollica la metto pure sia che la inforno sia che la lascio cosi.

        1. La mollica la conosco e mi piace un sacco, semplicemente non mi sono ricordata di prepararla. Se la metti in forno, usi gli spaghetti o altra pasta?

  6. se fatta bene, questa è davvero ottima…
    in sicilia ne ho mangiate di straordinarie…
    devo provare la tua ricetta 😉

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