Era tanto che volevo preparare le sarde a beccafico, uno dei piatti preferiti del commissario Montalbano
Avevo avuto occasione di assaggiarle anni fa, durante un meraviglioso soggiorno alle Isole Eolie
Ripetere la ricetta lontano dal mare non è stato facilissimo, ma ho trovato un buon compromesso, ed eccole qua, le mie sarde a beccafico
Tempo di preparazione 30 minuti – Tempo di cottura 10 minuti scarsi – Difficoltà medio bassa
Sarde a beccafico, gli ingredienti per quattro persone:
20 sarde
2 belle manciate di pangrattato
2 cucchiai di prezzemolo tritato
3 filetti di acciughe sott’olio
1 cucchiaio di capperi
1 cucchiaio di uvetta
Scorza grattugiata di arancia
Olio e.v.o.
sale
Procedimento:
Pulite le sarde, perché anche se il pescivendolo le ha eviscerate, ha sicuramente lasciato la lisca centrale. Toglietela, sciacquatele e mettetele a scolare tra alcuni fogli di carta da cucina
Mettete a mollo l’uvetta in un pochino d’acqua
Tritate grossolanamente i filetti di acciughe
Preparate il ripieno: fate tostare il pangrattato in un pentolino antiaderente, a fuoco dolce e muovendolo di continuo (attenzione perché è un attimo che bruci).
Appena il pangrattato ha assunto un bel color biscotto, toglietelo dal fuoco e mescolatelo con il prezzemolo, i filetti di acciughe tritate, i capperi, l’uvetta ben strizzata, un pochino di scorza d’arancia grattugiata. Salate con moderazione
Foderate una teglia da forno con l’apposita carta
Accendete il forno a 200°
Appoggiate metà dei filetti di sarde sulla teglia, riempitele con il composto adeguatamente distribuito, coprite con i filetti di sarde rimanenti
Completate con un giro d’olio e infornate
Il piatto è pronto quando la polpa delle sarde si presenterà molto chiara e opaca (bastano meno di dieci minuti)
Servitele belle calde e profumate
Le sarde a beccafico andrebbero presentate come involtini, chiuse su se stesse, ma la dimensione di quelle che ho trovato al mercato non me l’ha concesso.
La soluzione che ho scelto mi ha però soddisfatto molto
Chissà se piacerebbero anche al Commissario Montalbano!
io più o meno faccio così le acciughe. al posto del pangrattato in genere metto del pan carrè bagnato nell’aceto di mele e al posto dell’uvetta delle olive taggiasche tritate
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Un commento
patrizia
io più o meno faccio così le acciughe. al posto del pangrattato in genere metto del pan carrè bagnato nell’aceto di mele e al posto dell’uvetta delle olive taggiasche tritate