Pasta per strudel, la ricetta originale

La pasta per strudel e la sua versatilità

Lo strudel è un dolce classico della cucina austriaca, molto diffuso anche nel nostro Alto Adige. Un dolce semplice, ma gradito a tutti proprio per la sua semplicità: l’esempio perfetto che non ci vuole chissà cosa per fare un piatto prelibato, basta saper trovare l’armonia giusta.

Se guardiamo lo strudel con occhio un po’ meno rigido, scopriamo che può essere un perfetto piatto antispreco: la sua sfoglia ha un sapore neutro, né dolce né salato, pronto ad accogliere qualunque ripieno ci vogliamo, o ci dobbiamo, inventare.

Fate la sfoglia come vi racconto io, e vi riuscirà perfettamente elastica. Riuscirete a tirarla sottilissima senza che si rompa.

Tempo di preparazione 15 minuti – Tempo di riposo 30 minuti (almeno) – Tempo di cottura 35 – 40 minuti – Difficoltà medio-bassa

Lo strudel – Gli ingredienti per la pasta:

  • 200 grammi di farina 0 o 00
  • 1 uovo intero
  • 1 cucchiaio di olio di semi di mais
  • 1 pizzico di sale
  • Acqua non fredda

Gli ingredienti per il ripieno:

  • 2 mele
  • 1 cucchiaio di pistacchi sgusciati
  • 1 manciata di gherigli di noce
  • 7 – 8 fave di cacao
  • Cannella
  • 1 cucchiaio di burro
  • ½ limone

Lo strudel – Procedimento:

In una ciotola versate la farina, apritela un po’ nel centro, rompeteci l’uovo che sbatterete leggermente, aggiungete l’olio, il sale e, con una forchetta, cominciate ad amalgamare gli ingredienti.

Aggiungete poca acqua alla volta e fatela assorbire, fino a ottenere un panetto morbido, ma ben sodo: la pasta non deve appiccicarsi alle mani

Trasferite l’impasto sulla spianatoia di legno leggermente infarinata e lavoratelo con energia per una decina di minuti: la superficie deve diventare perfettamente liscia. Coprite con una pentolina che avrete scaldato qualche secondo sul fuoco, e lasciate riposare per almeno mezz’ora.

impasto dello strudel
impasto dello strudel

Intanto preparate il ripieno: tagliate le due mele a dadini, spruzzatele con il succo di limone per non farle annerire. Tritate grossolanamente nel mixer i pistacchi, le noci e le fave di cacao.

Fate fondere nel microonde il burro.

Trascorso il tempo del riposo, riprendete l’impasto, appoggiatelo sulla spianatoia leggermente infarinata, schiacciatelo leggermente con le dita per avviare una forma rotonda, poi incominciate e stenderlo con il mattarello, ruotandolo regolarmente e facendolo pendere dalla spianatoia per sfruttare la gravità.

Sfoglia delo strudel
Strudel, la sfoglia

La sfoglia, alla fine, deve essere molto sottile e ampia abbastanza da contenere il ripieno. Appoggiatela su un foglio di cartaforno, da lì, trasferitela sulla leccarda del forno. Farcitela già in posizione di cottura, perché i trasferimenti a strudel pieno possono essere impegnativi.

strudel
Strudel

Spennellate con il burro fuso la superficie della pasta, versate il ripieno lasciando spazio laterale per poter sigillare, avvolgete la pasta e spennellate anche la parte esterna.

Passate in forno già caldo a 200° per circa 30 minuti.

Sfornate, fate raffreddare e cospargete di zucchero

strudel con mele e frutta secca
Strudel

Lo strudel piatto antispreco?

Certo, al posto o insieme alle mele possiamo mettere altra frutta a piacere, magari scegliendo tra quella più matura che deve essere consumata in fretta.

Quanto alla versione salata, ecco qualche idea: spinaci e gorgonzola, prosciutto e fontina, mortadella e pistacchi, zucchine grigliate e stracchino … e tutte le possibili idee che vi vengono in mente.

Alpe di Siusi, Trentino Alto Adige

12 pensieri su “Pasta per strudel, la ricetta originale”

  1. Spero che non ti offenderai ma, avendo vissuto per quarant’anni in Alto Adige, a leggere pistacchi e poi addirittura noci, e come se non bastasse perfino fave di cacao, ho sentito freddo alla schiena… E’ vero che Strudel vuol dire vortice o gorgo, ma LO strudel è quel dolce lì. Un po’ come i tirolesi che fanno la carbonara con lo speck e con la panna (che lì oltretutto non è minimamente densa. bensì completamente liquida), e io gli ho sempre detto “Ma voi potete metterci anche la marmellata di ciliegie, se vi fa piacere, però non la dovete chiamare carbonara!”. E lo stesso vale per LO strudel.

    1. Ciao Barbara, certo che non mi offendo. A questo punto forse bisognerebbe disquisire anche sull’impasto e sul metodo di preparazione, anch’essi personalizzati. Nel mio blog ci sono molte ricette ispirate alla tradizione, ma non aderenti alla stessa, perchè l’obiettivo primario è quello di dare suggerimenti per non sprecare, non di fornire il percorso canonico, per il quale c’è amplissima letteratura. Del resto si chiama strudel, e non Strudel, così come si dice, per esempio, tortellino e non Tortellino: sono nomi comuni

      1. Tortellino è un nome comune italiano e i nomi comuni italiani si scrivono minuscoli, Strudel è un nome comune tedesco e i nomi comuni tedeschi si scrivono maiuscoli. Quindi tortellino e pizza e spaghetti e lasagne e maltagliati… e Strudel.

  2. Bhe i pistacchi viola dentro sono mitici.
    Nel sud non è molto capito questo dolce.
    Nel sudtirol invece è amato.
    Credo tu ne abbia fatto una versione migliorata.
    Anni fa tentai un incrocio tra questo e la pastiera di grano, gran pasticcio molto calorico.
    Ma in questa settimana voglio concedermi qualcosa.
    Brava Paola il tuo sito è molto professionale

    1. Grazie mille, mi fa piacere il tuo apprezzamento. Non so se la mia versione è migliore, la pasta comunque è poco condita e quindi poco calorica. Hai fatto la pastiera?

      1. Io adoro lo strudel, in tutte le versioni perché il gusto e il rispetto del non spreco ci porta a metterci dentro quello che più ci fa piacere. 😉 Certo poi che se si imparasse a leggere e a non puntare subito il dito si vivrebbe meglio… Un abbraccio Paola!

    1. Grazie Clibi, sei sempre così gentile! Ma mi chiedo se tu potresti mangiarlo, o come sapresti trasformarlo

      1. Si potrei mangiarlo.
        Se lo preparassi per me sicuramente utilizzerei della farina integrale per l’impasto, ed eliminerei il burro dal ripieno.
        Trovo comunque la tua, una delle migliori ricette di strudel perché non hai aggiunto zucchero né alla pasta né al ripieno, per non parlare della sfoglia sottile, spettacolo 🙂

        1. Ero rimasta solo con la farina 00, ma credo anch’io che sia un impasto capace di reggere una farina meno raffinata, anche se poi mi vengono dubbi sulla possibilità di tirare la sfoglia super sottile. Io credo che la ricetta della pasta per lo strudel sia proprio senza zucchero, mentre il ripieno mi sembrava già bello ricco così. In ogni caso con questi ingredienti, e poi il riposo, la pasta si tira che è una bellezza

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