il microbiota

Microbiota intestinale: un amico del nostro benessere

Da qualche tempo si sente parlare del “microbiota intestinale ”, nuova frontiera del nostro star bene.

Ho voluto capirne un po’ di più, e ci sono riuscita visitando una mostra alla Cité des sciences et de l’Industrie a Parigi.

Se pensavo che il nostro sistema digerente, quel percorso che va dalla bocca all’uscita finale, fosse operativo solo dopo i pasti, e che servisse solo alla digestione, mi sbagliavo: lì dentro, un cocktail di batteri, virus e funghi lavorano incessantemente per mantenere in forze il nostro sistema immunitario, tutte le nostre funzioni vitali, e il nostro comportamento, visto che anche il cervello si rinnova con l’alimentazione. Insomma, l’energia indispensabile alla vita.

la danza dei batteri

È quindi importante mantenere il nostro microbiota in ottima forma, capire bene come funziona e come deve funzionare.

Ognuno di noi ha un microbiota personale, già bell’e pronto quando veniamo al mondo, che si trasforma ed evolve nel corso della nostra vita. Varia a seconda di quello che mangiamo, dell’ambiente in cui viviamo, dalle persone più vicine a noi.

Si capisce allora quanto sia importante alimentarlo in modo corretto: privilegiando cibi che contengono i batteri “giusti” per tenere il microbiota sempre in forma, evitando l’abuso di antibiotici che, killer di tutti i batteri indistintamente, lo distruggono.

Ecco qualche regola di facile applicazione per un microbiota al top:

  • Fare quattro pasti al giorno, introducendo i 30 grammi di fibre di cui l’intestino ha bisogno per funzionare bene
  • Non avere inutili paure dei batteri: solo il 5% di quelli che ci circondano nel nostro quotidiano sono patogeni
  • La nuova frontiera della medicina in questo settore lavora per trovare il microbiota perfetto per ognuno di noi, in grado di prevenire le malattie, e compensando eventuali squilibri addirittura con, tenetevi forte, il trapianto fecale.

Io sono sempre affascinata dalle novità, e se si parla di salute mi sento ancora più attratta dal desiderio di capire e conoscere a fondo.

La scienza, materia esatta per definizione, è sempre in evoluzione: ogni nuova scoperta va guardata con la giusta curiosità e interesse.

Sarà il microbiota intestinale la panacea di tutti i mali? Ai posteri l’ardua sentenza.

Nel frattempo, come è importante non sprecare cibo, è importante non sprecare il benessere e la salute. E le regole sono sempre le stesse: alimentazione più variata possibile, un po’ di movimento, e anche un po’ di serenità.

immagine della mostra

30 pensieri su “Microbiota intestinale: un amico del nostro benessere”

  1. Ciao Paola, anche io non sapevo molto sul microbiota, a Natale mio marito mi ha regalato un libro dove appunto ne parla. Bacioni 😘😘😘😘😘

  2. Pingback: Oggi ho scelto: Un “amico” il microbiota — Primo non sprecare – Evaporata

    1. Grazie! Posso riprendere il vostro post? Sulla mostra, che dire: voi siete matti 😉 ma siete scienziati. Io l’ho trovata molto ampia, chiara, divertente e ben spiegata anche per i non-scienziati come me. Non so se per voi può essere troppo basic. Ma un giro a Parigi si fa sempre volentieri

      1. Ahah, io vivo a Parigi e domani ci sono i musei gratis. Se anche la mostra è gratuita la vado a vedere, grazie!
        Certo che puoi riprendere il post!

  3. Ah, ecco perché quando andavo a scuola digerivo male, perché non sopportavo nessuno! Ahahahahahaah buono a sapersi, io adoro la scienza, quindi anche per me è qualcosa di sempre interessante 😀

  4. Pensavo che il microbiota fosse un tipo figo che mi volevi presentare, lo coccolerò come un bebe…….estendo anche ate la richiesta di aiuto che ho attivato per il mio editore……AIUTIAMO il microbiota e l editore in un progetto pilota per una vita intelligente, grazie

  5. sapevo che i brontosauri avevano una sorta di filiale del cervello (ahimè troppo piccolo il loro cranio) in xona addome, non pensavo che pure l’essere umano… scherzi a parte è un articolo molto interessante, non conoscevo assolutamente l’argomento

I commenti sono chiusi.