Giornata di prevenzione allo spreco alimentare

Ed eccoci di nuovo qui, eccoci con un’altra giornata, il 5 febbraio, ormai da tempo dedicata alla prevenzione dello spreco alimentare

Questo è un grafico che ci dice quanto sprechiamo noi italiani (c’è poco da essere contenti)

Sprecare cibo vuol dire sprecare soldi, certo, ma vuol ire anche, e soprattutto, sprecare le risorse necessario perchè quel cibo arrivasse a noi: coltivarlo, innaffiarlo, trasportarlo, conservarlo

Io credo che ormai l’attenzione a non sprecare dovrebbe essere “un impegno per tutti”, come si diceva durante il Salone della Responsabilità Sociale di Impresa dello scorso autunno

Un impegno da assolvere soprattutto nelle nostre case, quotidianamente, guardando quello che resta sulla tavola con la giusta attenzione e l’impegno a recuperarlo.

Sapete che a forza di mezzi panini buttati e frutti mal conservati, ognuno di noi butta mediamente 30 chili di cibo all’anno?

Oggi però dobbiamo prendere atto di una scadenza: entro il 2030, cioè fra cinque anni, dobbiamo impegnarci a dimezzare lo spreco di cibo

Un impegno per il quale non possiamo aspettare indicazioni dall’alto, indicazioni peraltro abbastanza vane, visto che, almeno fin’ora, nessuno può venire in casa nostra e sbirciar nel frigorifero

Si tratta di un impegno tutto nostro, da svolgere quotidianamente

Chi è già pratico, buon per lui: gli spazi di miglioramento ci sono sempre (questo me lo dico anche da sola), ma qualche idea può sempre venir fuori

Chi si sente molto sprecone, anzichè avvilirsi e demotivarsi, cominci con un alimento. Sprecate tanto pane? Non buttatelo, conservatelo e cercate, anche su questo blog, le tante ricette per recuperarlo

La frutta va a male nella fruttiera? Impegnatevi a un veloce controllo quotidiano per decidere cosa consumare prima

Dalla tecnologia, stanno arrivando tanti aiuti per non sprecare, e da me, spero. buoni consigli … e forse qualcosa in più

Non è difficile non sprecare, credetemi, volere è potere

15 pensieri su “Giornata di prevenzione allo spreco alimentare”

  1. Ah, la mia giornata di prevenzione allo spreco alimentare comincia il primo gennaio e termina il trentun dicembre. 😀
    Potrei suggerire di acquistare prodotti ortofrutticoli del territorio, ovviamente di stagione, in quanto la maggior parte della merce venduta nei supermercati ha vita breve, nel senso che si degrada prestissimo, frigo o non frigo, e capita di doverla buttare dopo qualche giorrno. I prodotti tirati su in maniera tradizionale si mantengono integri molto più a lungo, anche se non sono tirati a lucido come quelli della grande distribuzione, e di questi ultimi nemmeno si sa quanta strada hanno già percorso e per quante celle figorifere sono passati.
    Ahoj

    1. Grazie dei tuoi commenti, sempre importanti. Purtroppo il problema, come dici tu, si riassume in una parola: cultura. Troppe persone pensano che il cibo nasca sui banchi del supermercato così, magicamente, e siccome costa poco, lo buttano. (non riesco di nuovo a commentare i tuoi post)

    1. ahah non ho capito se servo da promemoria o comincio a diventare un incubo 😉 Grazie, la foto (immagino la mia) è del 2016 (gasp) quando ho fatto una presentazione a Laiguegia nell’ambito dell’evento (annuale) Il salto dell’acciuga

    1. Grazie a te dell’incoraggiamento, davvero! Io mi batto da oltre dieci anni con … i mulini a vento! Difficile far capire davvero l’importanza dei piccoli gesti domestici

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