salmone ai mirtilli

Salmone ai mirtilli


Ho avuto la ricetta del salmone ai mirtilli alla fiera dell’Economia Montana a Pavullo nel Frignano, mio posto del cuore immerso nell’Appennino modenese.

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Mi sono fermata allo stand dell’Azienda USL di Modena, attratta dalle informazioni esposte sui vaccini (recentemente è stato molto ampliato il numero di quelli obbligatori, e volevo capirne di più), e sono stata accolta da due deliziose signore, gentilissime e molto preparate. Non solo hanno esaudito ogni mia curiosità, ma mi hanno raccontato i numerosi progetti per la promozione della salute avviati dalla Usl di Modena, supportati da materiale informativo chiaro ed efficace.

Guardate questi oggetti, a disposizione del pubblico: belli, utili e molto precisi!

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Tra i prodotti tipici della zona c’è il mirtillo nero dell’Appennino, piccolo frutto spontaneo di grande qualità terapeutiche (un toccasana per la circolazione) e molto, molto buono.

Ho scelto di rendergli omaggio preparando questi filetti di salmone, incuriosita da un connubio poco consueto.
Gli ingredienti per due persone:

  • 2 filetti di salmone, meglio con la pelle
  • 5 cucchiai di mirtilli al naturale conservati nel loro sciroppo (purtroppo in questo periodo dell’anno non ci sono ancora quelli freschi) + qualche mirtillo per guarnire
  • 2 cucchiai di olio evo
  • Il succo di mezzo limone
  • Foglioline di aneto
  • Sale (poco)

La preparazione è molto veloce, come sempre con il pesce, ma vanno fatti al momento di consumarli.

Per prima cosa, mettete in un pentolino i cinque cucchiai di mirtilli e succo e fateli bollire qualche minuto, schiacciandoli con il dorso di un cucchiaio, di modo da ridurli più o meno in una crema


Versate l’olio in un tegame che contenga entrambi i filetti, appoggiateli dalla parte della pelle (se c’è) e rosolateli un paio di minuti a fuoco dolce. Intanto spremete sopra il succo del limone e aggiungete le foglioline di aneto.
Girate i filetti e fateli cuocere ancora un paio di minuti, quindi rivoltateli ancora e controllate la cottura. Se vi sembrano molto indietro lasciateli cuocere ancora un pochino, ma con attenzione, per evitare che si asciughino troppo. Salate leggermente.

Trasferire i filetti nei piatti e versare sopra la salsa di mirtilli.

Assaggiate, sono buonissimi! L’incontro tra il dolce salmone e il mirtillo lievemente acidulo offre un equilibrio perfetto.


In agosto sarà da rifare con i mirtilli freschi, quelli originali dell’Appennino modenese


Eccomi nello stand:

Dimenticavo … buona estate!


 

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28 pensieri su “Salmone ai mirtilli”

  1. Un bell´abbinamento… davvero! inusuale certo ma davvero interessante… 🙂 mi salvo la ricetta e ti faccio sapere appena lo provo! un abbraccio paola

    1. Le ricette che propongo sono tutte fatte da me e passate al vaglio severo dei famigliari, ora spero questa superi anche il tuo. La frutta è molto meno dolce di quanto siamo abituati a pensare

  2. Un abbinamento molto strano per me, e quasi impossibile da provare, i mirtilli freschi buoni, non saprei dove trovarli.

    1. Con tutte le buone cose che fai tu, non sentirai certo la mancanza di un piatto in più. Non ho comunque davvero idea se sui vostri monti crescono i mirtilli

      1. Ma sono curiosa e mi piace provare di tutto, non credo che crescano, però da queste parti non arrivano, ogni tanto al LDL ma non sanno di nulla

        1. Lo capisco, anche a Milano li trovo al supermercato, enormi e insapori. Ho la fortuna di andare sull’Appennino emiliano dove ce ne sono tantissimi spontanei, piccoli piccoli e deliziosi.

  3. Ciao Paola questo abbinamento è molto interessante come pure lo è il tema della prevenzione e della sana alimentazione. I mirtilli mi fanno subito pensare alle vacanze di quando ero piccola trascorse a Monte acuto delle Alpi. Quanti ne ho raccolti e mangiati! Nulla a che vedere con quelli comperi e coltivati. Proprio l’altro giorno ne facevo voglia e me li sono presi lo stesso! Posso immaginarli con il tuo salmone… una delizia!

    1. Io faccio scorta di irtilli conservati al naturale per averli tutto l’anno, ma ovviamente quelli freschi, e soprattutto spontanei, sono un’altra cosa

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