rovo di more

Marmellata di more selvatiche, la ricetta con il sole dentro

Questo è il momento perfetto dell’estate per preparare la confettura di more di rovo

Una ricetta antispreco (oltre che economica!) perché non spreca quello che la natura ci offre spontaneamente.

Nere, brillanti e saporite, le more selvatiche sono perfette per quelli che, come me, preferiscono una marmellata dolce ma non troppo, dove il sapore della frutta resta molto vicina a quello del frutto fresco

La mia ricetta della marmellata di more non prevede aggiunta di pectina: basta poco più di mezz’ora di cottura per ottenere la consistenza giusta.

Tempo di preparazione 15 minuti (oltre alla raccolta delle more) – Tempo di riposo 12 ore circa – Tempo di cottura 40 minuti

Ingredienti per circa tre vasetti da 250 grammi:

  • 1 kg. di more di rovo
  • 300 grammi di zucchero semolato
  • 1 limone

Come fare la marmellata di more

  1. Preparate per tempo i vasetti perfettamente puliti e asciutti
  2. Uscite a raccogliere le more (non se ne parla proprio di farla con le more comperate, di serra, gigantesche, buone sì, ma mai come quelle selvatiche). Scegliete solo quelle perfettamente mature, e attenzione a non pungervi, i rovi sono micidiali!
  3. Liberate le more da eventuali foglioline e altri residui che possono essere rimasti attaccati al frutto
  4. Sciacquatele due o tre volte in acqua fredda, per eliminare la polvere in superficie, e mettetele a scolare
  5. Pesate lo zucchero, versatelo in una ciotola capiente o anche nella pentola dove farete cuocere la confettura di more, purchè poi stia in frigorifero
  6. Aggiungete le more scolate, il succo di limone, mescolate un po’ il tutto, coprite con un foglio di pellicola o, meglio, un coperchio in silicone.
  7. Ponete in frigorifero per almeno otto ore, o anche qualcuna in più, secondo la vostra comodità
  8. Trascorso il tempo, mettete a cuocere il composto di frutta e zucchero (che nel frattempo si sarà praticamente sciolto)
  9. Fate bollire a fuoco molto dolce per circa 40 minuti, e controllate che la consistenza sia vischiosa: la confettura di more è pronta
  10. Versatela immediatamente nei vasetti, chiudeteli accuratamente e poneteli rovesciati su un ripiano che regga il calore.
  11. Dopo mezz’ora circa potete raddrizzare i barattoli: vedrete che si sarà formato il sottovuoto
  12. La marmellata di more selvatiche è pronta da gustare; aspettate almeno che si raffreddi!

IL CONSIGLIO IN PIÙ

Le more di rovo sono un frutto molto sodo. A me piace sentirne la consistenza anche nella confettura, ma se preferite un risultato più cremoso potete frullare i frutti con il frullatore a immersione, sia prima della cottura che dopo

Se volete arrivare a un risultato vellutato, il segreto è passarla al passaverdura: in questo modo si elimineranno anche i semini

Le more di rovo sono ricchissime di vitamine, sali minerali, e hanno proprietà antiossidanti e antinfiammatorie: un vero toccasana per la salute e la bellezza.

CONSERVAZIONE E RECUPERO

La marmellata fatta in casa ha un tempo di conservazione proporzionato alla quantità di zucchero utilizzato. Lo zucchero è, infatti, un conservante. La mia ricetta suggerisce di usarne piuttosto poco, il mio consiglio è di consumare la marmellata di more selvatiche nel giro di un paio di mesi.

Se avete bisogno di una conservazione più lunga, aumentate la quantità di zucchero. Ricordate che la “ricetta della nonna” prevede pari quantità di frutta e di zucchero

More di rovo” dell’artista Chinami Miyata (dal web)

5 pensieri su “Marmellata di more selvatiche, la ricetta con il sole dentro”

    1. Grazie a te! Cerco di non mettere mai la pectina nelle confetture, è un ingrediente naturale, ma preferisco regolare la cottura
      Mi sa che tutte, da bambine, ci siamo impiastricciate di more mature 😉

  1. Bentornata! 🙂 .. Anni fa facevo tanta marmellata di more. (avevo la dispensa piena di conserve a quei tempi), poi fecero delle pulizie e tolsero i rovi dove andavo a raccoglierle e così smisi. E’ ottima!

    1. Grazie! Piace molto anche a me, e se fossi meno pigra ne farei di più
      Vero che ogni tanto tagliano via i rovi, non sempre ritrovo quelli dell’anno prima, o non li trovo affatto
      Tornata nei ranghi 😉

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