Ritorna per la seconda volta, oggi 29 settembre, la Giornata Internazionale della Consapevolezza sugli Sprechi e le Perdite Alimentari
Il cibo non si butta!
Ogni spreco alimentare, anche piccolo, danneggia l’ambiente.
Produrre cibo comporta un notevole impiego di risorse: il lavoro dell’uomo, l’acqua, l’energia, oltre che la materia prima.
Contenere, anzi, azzerare lo spreco alimentare potrebbe essere la soluzione più incisiva per contrastare il cambiamento climatico.
Un impegno al quale siamo chiamati tutti, e al quale aderiscono anche i grandi chef, che dall’alto delle loro illustri cucine, si impegnano oggi a proporre un piatto anti-spreco, la relativa ricetta e il conteggio della CO2 emessa dai vari alimenti.
La buona notizia è che diventiamo, ogni anno, più attenti. E sprechiamo meno
La cattiva notizia è che c’è ancora molto lavoro da fare
Non sprecare è facile: fate la lista della spesa tenendo conto di quello che è avanzato dalla spesa precedente, riponete dietro gli alimenti più freschi e davanti quelli prossimi alla scadenza, trovate una ricetta per valorizzare gli avanzi o gli scarti
Non sono in grado di fornire il valore delle emissioni di CO2 legate alle mie ricette, ma qui su Primo non Sprecare, e sul mio libro Il Gusto di non Sprecare, trovate tante idee per aiutarvi a recuperare avanzi e scarti in modo accattivante e goloso.

Grazie Paola per il tuo libro e per i tuoi preziosi consigli
Grazie a te Clibi!
Paola mi vengono in mente le parole di mia madre, il cibo non si butta, gli avanzi di riciclano.
E’ incredibile come in poche decine di anni si sia cambiati tanto