
Che c’entra? Direte voi. Giorgio Caproni non c’entra nulla con cibo e ricette, ma sono stata così felice che una sua opera sia stata proposta ai maturandi del 2017!
Livornese, Caproni ha vissuto quindici anni a Genova, e ne ha fatto la sua città dell’anima.
A Genova ha dedicato parole “più lucide di un sogno” e ai genovesi scende, ogni volta, la lacrima.
Riporto i “Versicoli quasi ecologici” della prova di maturità: Caproni, per primo, rovescia il rapporto uomo-natura mettendo quest’ultima davanti alla presenza umana.
Non uccidete il mare,
la libellula, il vento.
Non soffocate il lamento
(il canto!) del lamantino.
Il galagone, il pino:
anche di questo è fatto
l’uomo. E chi per profitto vile
fulmina un pesce, un fiume,
non fatelo cavaliere
del lavoro. L’amore
finisce dove finisce l’erba
e l’acqua muore. Dove
sparendo la foresta
e l’aria verde, chi resta
sospira nel sempre più vasto
paese guasto: Come
potrebbe tornare a essere bella,
scomparso l’uomo, la terra.
Chi vuole, può conoscerlo ancora meglio attraverso due intense interpretazioni di una delle sue poesie più note, “Litania”, novanta distici nei quali la città di Genova viene ogni volta nominata:
Il racconto di Marco Paolini con la sua Genova Blues
“Genova ch’è tutto dire” di Patrizia Traverso e Luigi Surdich, edizione Il Canneto, dove la poesia viene proposta con un ricco apparato critico e una straordinaria galleria di scatti fotografici.
La foto di apertura è un omaggio di Patrizia, che ringrazio tanto: “L’ascensore” per il Paradiso ….
Ho “Mari di sabbia”. Bellissimo. Potremmo combinare sì, anche se io sono proprio minuscola, di fronte a Patrizia. 🙁
Tranquille! Patrizia è una persona molto diretta e simpatica, se sopporta me che faccio le foto solo col telefonino ;). Mandami un tuo recapito privato sulla mail del blog primononsprecareblog@gmail.com
Grazie infinite. Fatto! ti ho mandato una mail. <3
L’ascensore di Castelletto e gli splendidi versi di Caproni….Non sapevo fossi amica di Patrizia Traverso: purtroppo non ho mai avuto il piacere di conoscerla di persona. Ho un suo libro fotografico, molto bello.
Grande amica. Se ti fa piacere, potremmo combinare un incontro. Posso chiederti qual è il libro? Io li ho tutti
grazie per averci fatto conoscere meglio questo autore così interessante 🙂 Caio Paola, sono rientrata 🙂
Ciao Alidada, dove ti eri nascosta? Bentornata 🙂
Bellissima poesia. Non lo conoscevo nemmeno io.
In blioteca dove lavoro, il giorno seguente ci siamo preparate. E infatti puntualmente erano tutti curiosi di leggere di lui… Ma noi non é che avessimo poi molti libri. Io che non lo conoscevo ho cosí preso “lezioni” da una ex insegnante pensionata di circa 92 anni. “La ragazza”, utente fissa della biblio, alla sua giovane etá la poesia del Caproni la ricordava a memoria quasi tutta… Buona notte Paola un abbraccio!!
E mo ti stupisco: quando è uscito Caproni io mi son detta “ma questo ha un nome conosciuto”, infatti è un omonimo del fondatore degli aerei della prima guerra mondiale che utilizzò l’Italia (una delle poche cose decenti che hanno fatto in guerra) e che sono diventati una fissa per Hayao MIyazaki!
Confesso la mia abissale ignoranza … sono dovuta andare a vedere chi è questo giapponese
Noooo Paola!!!
Quando ho sentito la “traccia ” mi è piaciuto subito, grazie per avermelo fatto conoscere meglio 😊
Anch’io non lo conoscevo, ammetto la mia più crassa ignoranza. Ciao! 🙂
Very good!
Non conoscevo Caproni e tantomeno il suo legame con Genova, grazie Paola, mi hai fatto un regalo!